pt-PUO' LA PROPRIA VISIONE DELL'ARTE FARE LA DIFFERENZA?
Come sapete da Rauschemberg ad Arman, da Boltanski all'ultimo Ai Wei Wei, l'assemblaggio come opera d'arte è diventata sempre meno efficace agli occhi del grande pubblico che è molto attratto dai social media e dal figurativo: ora una grande parte del pubblico considera "assurdo" tutto ciò che è installazione e enviroment. Non è un caso che, al fine di differenziarsi dalle mostre di arte popolare (middle class), realizzate come fiera a prezzi accessibili (a cui atisti spesso autoda fè partecipano a pagamento), i musei e i curatori delle gallerie d'arte hanno iniziato a mostrarsi a favore delle opere iper-dimensionali di Kapoor, Koons e Christo che non hanno eguali nemmeno alla Biennale di Venezia (anche Lei vittima dei bilanci per far quadrare i conti).
In breve, l'arte istituzionale è una questione di budget e ogni artista di classe-media potrebbe riprendere il filo del discorso della storia dell'arte quando nuovi materiali e consapevolezza entrano in gioco ma ogni ricerca ha bisogno di soldi. Quindi l'artista middle class ha bisogno di un livello di conoscenza della storia dell'arte e di come funzionano l'e-commerce e il marketing, oltre che ai materiali delle opere;
Deve sapere come raccogliere fondi (che una galleria potrebbe fare per lui) per competere nell'ambiente istituzionale. Tutto sembra essere troppo costoso.
Qualcuno potrebbe suggerire che anche Michelangelo ai suoi tempi nutriva interessi economici.
Questo ovviamente significa che dopo 500 anni nulla è cambiato nell'arte mentre, allo stesso tempo, l'umanità sta partendo per Marte.
D.T.
Link all'asta in corso:
https://www.catawiki.it/s/?q=davide%20tedeschini&sort=relevancy_desc